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Udito e Salute orale

Udito e salute orale:

Udito e salute orale: Uno studio realizzato in Brasile ha rilevato una relazione tra Disturbo del Bruxismo (DB), disturbi temporo-mandibolari (DTM) e acufene (tinnito).

Iniziamo definendo i concetti.

ACUFENE O TINNITO

È una sensazione di ronzio nelle orecchie quando non c’è uno stimolo esterno che li produca. È un sintomo comune che può essere debilitante.

Questa condizione è associata a malattie otologiche, perdita dell’udito, traumi cranici, ansia e depressione. L’acufene è stato associato anche ad alcuni farmaci che possono sviluppare diversi gradi di ototossicità. (Fonte: https://bit.ly/2Ho1Aez )

Non sono disponibili trattamenti farmacologici efficaci, anche se si stanno facendo molte ricerche sui meccanismi e sui possibili trattamenti.

BRUXISMO

Il bruxismo è stato classificato come un disturbo del sonno che fa parte di una risposta di attivazione del sonno e si verifica sia negli uomini che nelle donne, sia nei bambini che negli adulti.

Se nella maggior parte dei pazienti, il bruxismo produce solo una leggera usura dei denti, in alcuni casi può diventare estremamente grave e danneggiare praticamente tutte le parti dell’apparato masticatorio.

Inoltre, il bruxismo sembra essere modulato da diversi neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale. Più specificamente, le alterazioni del sistema dopaminergico centrale sono state collegate al bruxismo.

CONTINUA A LEGGERE: Bruxismo

Fattori come il fumo, l’alcol, le droghe, le malattie e i traumi possono essere coinvolti nell’eziologia del bruxismo. Anche fattori psicologici come lo stress e la personalità sono spesso menzionati in relazione a questa condizione. 

Disordini delle articolazioni temporo-mandibolari (DTM)

I disordini delle articolazioni temporo-mandibolari sono più frequenti nelle donne. Sono rari i casi di bambini nati con malformazioni delle articolazioni temporo-mandibolari.

L’ATM è tra le più complesse articolazioni del corpo; è in grado di sopportare un’enorme pressione, a seconda della posizione e dello stato dei denti inferiori e superiori, che agiscono un po’ come un fermaporta per le articolazioni quando si chiudono. 

I DTM sono caratterizzati da problemi delle articolazioni, dei muscoli e delle fasce di tessuto fibroso che li collegano. Alcuni dei sintomi possono essere: cefalea e indolenzimento dei muscoli masticatori oppure scatto sonoro (Clic) delle articolazioni della mascella.

I medici e i dentisti sono in grado di diagnosticare facilmente questi disturbi con un esame clinico, ma a volte può rendersi necessaria la diagnostica per immagini. 

Il trattamento in genere prevede l’utilizzo di un bite notturno e una terapia analgesica.

Udito e salute orale

La ricerca è stata realizzata su un gruppo composto da 261 pazienti tra 0 e 37 anni.

I pazienti sono stati selezionati attraverso l’autodiagnosi del digrignare i denti durante il sonno, confermata da un compagno di stanza o da un membro della famiglia.

In questo studio descrittivo, i dati sono stati valutati secondo un approccio sistematico: un questionario per il dolore oro-facciale e la versione portoghese dei criteri diagnostici di ricerca per i disturbi temporo-mandibolari.

I pazienti sono stati divisi in due gruppi: 

Gruppo A, 54 pazienti con sintomi di acufene. Età media: 37,85 anni

Gruppo B, 46 pazienti senza sintomi di acufene. Età media: 34,02 anni

C’è una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi, con una prevalenza maggiore per il gruppo A, in relazione a: presenza di dolore facciale cronico; numero di aree dolorose alla palpazione nei muscoli masticatori e cervicali; dolore miofasciale nei muscoli masticatori; assenza di denti senza protesi e tassi di depressione.

  • Le alterazioni strutturali dell’ATM, come lo spostamento del disco e la perdita di dimensione verticale, invece non differiscono per i due gruppi. 
  • La frequenza di tinnito era più alta nei pazienti con bruxismo del sonno e dolore facciale cronico. 
  • Dolori miofasciali, numero di aree dolorose alla palpazione nei muscoli masticatori e cervicali, livelli più elevati di depressione e assenza di denti senza protesi sono stati più frequenti nel gruppo degli acufeni.
  • I risultati hanno ritrovato una significativa relazione fra i DTM dolorosi e l’acufene.
  • La presenza di DTM e DB doloroso è stata associata ad un maggiore grado di complessità dell’acufene. 

Concludendo che esiste un’associazione tra DB, il TMD doloroso e l’acufene; tuttavia, non è stato possibile stabilire alcuna relazione di natura causale.

LA RELAZIONE

L’ipotesi; DTM e ACUFENE:

La relazione fra DTM e l’acufene potrebbe richiedere due componenti.

Gli impulsi del DTM doloroso possono contribuire all’acufene cronico”.

Una scorretta chiusura delle due arcate dentarie presenti in bocca (malocclusione) può essere dovuta ad una particolare conformazione delle ossa, ad una dentatura disallineata e/o alla mancanza di denti. 

Questo malfunzionamento dell’articolazione della mandibola e dei suoi muscoli, che diventano ipertonici, premono sul tensore del timpano e sulle altre strutture uditive, provocando l’acufene e possono essere accompagnati da vertigini, senso di abbattimento e dolore localizzato.

L’ipotesi; Bruxismo E Tinnito

L’DB non può essere direttamente associato all’acufene, ma può essere associato ad un doloroso DTM. 

Frequentemente, i pazienti con patologie dolorose da DTM, come il dolore miofasciale e l’artralgia soffrono anche di Bruxismo (dal 58% all’80% delle persone). 

COME RISOLVERE IL PROBLEMA?

È necessario rivolgersi ad un odontoiatra specializzato in gnatologia poiché, il trattamento dipenderà dalla corretta diagnosi. 

La Gnatologia è una specialità clinica relativamente recente, che si occupa dei sintomi legati alla funzione masticatoria ed all’apparato stomatognatico. Gli studi che la riguardano sono però cominciati agli inizi del Novecento con il concetto di meccanica mandibolare.

Ad oggi, in Italia, sono ancora poche le realtà ospedaliere che hanno introdotto al loro interno.

Fra le possibili soluzioni si possono trovare: 

  • Protesi | Ricostruzione: per il riempimento degli spazi lasciati vuoti dai denti mancanti 
  • Apparecchi (Tradizionali od invisibili): per riallineare i denti storti 
  • BITE: per rilassare i muscoli dell’ATM e ridurre forme di bruxismo e digrignamento dei denti 
  • Estrazioni: Eliminare infiammazioni come quelle che possono essere prodotte dal dente del giudizio in disodontiasi.

CONCLUSIONE: 

Raccomandiamo di rivolgersi ad uno specialista per valutare precocemente eventuali anomalie del cavo orale che trattate in tempo risultano meno gravi. 

I pazienti affetti da bruxismo e DTM possono avere sintomi clinici più gravi e complessi, come l’acufene. 

La prevenzione e/o il trattamento precoce restano i migliori alleati per proteggere la salute ed evitare ulteriori patologie.