Negli ultimi anni ho assistito a una trasformazione radicale nell’interpretazione dell’intimità orale fornita dai ricercatori. Iniziamo spoilerando la conclusione! Quello che credevamo potenzialmente pericoloso è uno dei gesti più salutari della nostra vita.
Intere generazioni hanno guardato al bacio con sospetto. “Trasmette batteri”, “diffonde malattie”, “compromette l’igiene orale”. Fortunatamente per noi tutti la letteratura scientifica recente rivela una verità molto più affascinante: il bacio è un sofisticato sistema di “scambio immunitario” che rafforza la salute, non la indebolisce!
Alcuni dati.
Uno studio olandese pubblicato su Microbiome (Kort et al., 2014) ha tracciato per 6 mesi il microbiota orale di 21 coppie. Qual è stato il risultato? Durante soli 10 secondi di bacio intimo, vengono trasferiti circa 80 milioni di batteri, la diversità del microbioma orale aumenta ed è associata ad una migliore salute gengivale. Come è possibile?
TRE DEI BENEFICI DOCUMENTATI SCIENTIFICAMENTE.
1. L’ALLENAMENTO IMMUNITARIO
Lo stesso studio ha dimostrato che le coppie che si baciano frequentemente, 9 o più volte al giorno, condividono comunità batteriche orali più simili. Questa esposizione controllata a microbioti diversi funziona come “allenamento immunitario” naturale. I partner mostravano maggiore somiglianza nel microbiota orale salivare, suggerendo un effetto di “condivisione benefica” del microbioma.
Conclusione: Ogni bacio espone il sistema immunitario ad un allenamento microbico benefico.
2. IL POTERE ANTI-STRES
La ricerca in Psychoneuroendocrinology dimostra che il contatto fisico intimo tra partner riduce significativamente i livelli di cortisolo salivare (Ditzen et al., 2009). Il cortisolo elevato è un fattore di rischio ben documentato per la malattia parodontale (Genco & Borgnakke, 2013).
Il fatto: Lo stress cronico è un co-fattore predisponente alla parodontite. Il bacio è un antidoto naturale.
3. LA STIMOLAZIONE SALIVARE PROTETTIVA
Durante il bacio, il flusso salivare aumenta notevolmente, fino a 3-4 volte rispetto ai livelli basali. La saliva svolge funzioni protettive essenziali: facilità la rimozione dei detriti, neutralizza gli acidi, fornisce componenti antimicrobici naturali.
LA PARODONTITE: UN MITO SFATATO
La domanda che mi fanno più spesso: “Dottore la parodontite è trasmissibile tramite un bacio?”
La risposta scientifica è complessa ma rassicurante.
Una revisione sistematica (van Winkelhoff & Boutaga, 2005) conferma che i batteri parodontali (P. gingivalis, A. actinomycetemcomitans) possono trasferirsi tra partner, la trasmissione batterica, infatti, avviene nel 30-75% delle coppie.
Ma, e questo è il dato cruciale, la trasmissione batterica non equivale a sviluppare la malattia parodontale.
Per sviluppare la parodontite servono alcune condizioni simultanee:
- Sistema immunitario compromesso
- Disbiosi orale preesistente
- Predisposizione genetica
- Pessima igiene orale
- Stili di vita dannosi
In coppie sane con buona igiene orale, la colonizzazione persistente e la progressione a parodontite clinica rimangono eventi rari.
E LA MONONUCLEOSI?…
Parliamone con onestà scientifica. Sì, il virus di Epstein-Barr si trasmette tramite la saliva. Ma ecco la buona notizia, i dati epidemiologici dimostrano che circa il 90-95% degli adulti ha già contratto EBV nell’infanzia o durante l’adolescenza, spesso in modo asintomatico (Dunmire et al., 2018).
La maggior parte degli adulti è, quindi, già sieropositiva.
Per questa popolazione l’EBV non rappresenta più un rischio nel contesto del bacio.
UN FATTORE DA CONSIDERARE.
Lo studio di Kort ha scoperto qualcosa di straordinario: i partner romantici hanno microbiomi orali significativamente più simili rispetto ad estranei, particolarmente sulla superficie linguale.
Non è “contaminazione” è, semplicemente, condivisione ecologica.
Il microbioma di coppia diventa potenzialmente un ecosistema più resiliente di quelli individuali di partenza.
LA SAGGEZZA EVOLUTIVA
Perché avremmo sviluppato il bacio se fosse realmente pericoloso? La biologia evolutiva e l’antropologia ci offrono le risposte. Il bacio è presente in oltre il 90% delle culture umane studiate (Kort et al., 2014). Essendo un comportamento conservato durante l’evoluzione probabilmente offre vantaggi selettivi come la valutazione della compatibilità immunitaria e il rafforzamento dei legami sociali.
La natura raramente sviluppa comportamenti dannosi per la specie.
QUANDO SERVE APPLICARE PRUDENZA
Esistono situazioni in cui la trasparenza medica e la cautela sono appropriate:
- Herpes labiale attivo (altissima contagiosità durante lesioni)
- Infezioni respiratorie acute (influenza, COVID-19)
- Parodontite aggressiva non trattata in contesto di immunodeficienza
In questi casi, la temporanea astensione è ragionevole. Ma sono eccezioni, non rappresentano la norma.
L’INSIGHT CHE TRASFORMA LA PROSPETTIVA
L’esperienza insegna che la paura eccessiva del contagio può danneggiare più del contagio stesso. L’evitamento dell’intimità crea stress relazionale e lo stress è documentato come fattore di rischio per malattie parodontali (e non solo…).
Il bacio, per la maggior parte delle persone sane con buona igiene orale, non è solo sicuro, è benefico biologicamente.
VI LASCIO CON UNA DOMANDA…
In un’epoca in cui igienizziamo ossessivamente ogni superficie, abbiamo dimenticato che i nostri corpi sono progettati per l’interconnessione biologica?
Che la salute non è isolamento sterile, ma scambio microbico intelligente e regolato?
La NOSTRA intimità orale è una formidabile forma, sottovalutata, di medicina preventiva naturale.
La scienza a volte capovolge le nostre certezze più radicate.
RIFERIMENTI SCIENTIFICI VERIFICATI:
- Kort R, et al. (2014). “Shaping the oral microbiota through intimate kissing.” Microbiome, 2:41.
- Ditzen B, et al. (2009). “Intranasal oxytocin increases positive communication and reduces cortisol levels during couple conflict.” Biological Psychiatry, 65(9):728-731.
- Genco RJ, Borgnakke WS. (2013). “Risk factors for periodontal disease.” Periodontology 2000, 62(1):59-94.
- van Winkelhoff AJ, Boutaga K. (2005). “Transmission of periodontal bacteria and models of infection.” Journal of Clinical Periodontology, 32(Suppl 6):16-27.
- Dunmire SK, et al. (2018). “Primary Epstein-Barr virus infection.” Journal of Clinical Virology, 102:84-92.
Autore dell’articolo:
Dr. Gaetano Calesini e Dr. Caterina Calesini