PARTE I
Recentemente una paziente in terapia di mantenimento mi ha detto qualcosa che mi ha fatto riflettere profondamente.
“Dottore, per la prima volta dopo tanti anni ho riso a bocca aperta durante una cena con i colleghi.”
Era venuta da me anni fa. Non per dolore o problemi urgenti, ma perché si copriva sempre la bocca quando sorrideva. Una semplice correzione estetica che per lei significava molto di più.
In oltre quarant’anni di pratica, ho imparato a non curare solo i denti. Alcune volte abbiamo l’opportunità di liberare una parte della personalità che le persone tengono nascosta.
Molti pazienti mi riferiscono che dopo aver ritrovato fiducia nel proprio sorriso, cambiano anche il modo di comunicare. Non solo nelle foto, ma nelle presentazioni di lavoro, negli incontri sociali, persino in famiglia.
Il mio approccio negli anni è evoluto: ascolto non solo quello che mi dicono sui loro denti, cerco di comprendere quello che non osano esprimere sui loro sogni.
A volte basta poco per trasformare non il sorriso, ma il coraggio di mostrarlo.
Ogni caso è unico e richiede una relazione individuale.
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