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Che tipo di sorriso avete? Esistono diciannove tipi di sorriso, ma solo sei sono felici!

Il sorriso è una delle manifestazioni più apprezzate nella società contemporanea.
Chi sorride frequentemente è considerato più amichevole, competente, socievole e persino più attraente.

Il neurologo francese Duchenne de Boulogne è stato uno dei primi studiosi, nel XIX secolo, a tentare di decodificare questa espressione polifunzionale. Egli ha catalogato diversi tipi di espressioni faciali incluse quelle realizzate quando si sorride.

Uno studio dello psicologo Carney Landis (Journal of Experimental Psychology, Vol 7(5), Oct 1924) ha individuato 19 tipi di sorrisi di cui solo 6 si realizzano quando si provano sentimenti di piacere, soddisfazione o felicità; il resto si verifica quando proviamo dolore, imbarazzo, disagio, orrore o quando siamo tristi.

Paula Niedenthal, psicologa dell’Università del Wisconsin-Madison, spiega la BBC “Alcuni sorrisi si sono evoluti per segnalare che non siamo una minaccia e che siamo cooperativi. Altri si sono evoluti in modo che le persone sappiano, senza mostrare aggressività, che siamo superiori a loro “. Sorridere non è quindi solo un’espressione di felicità, è anche una modalità importante con cui l’essere umano si relaziona ed influenza la percezione che gli altri hanno di lui.

Ecco come decifrare alcuni sorrisi:

Sorriso Duchenne

Un sorriso lungo e intenso, che coinvolge solo due muscoli. È associato a sentimenti genuini di piacere e felicità.

Sorriso di paura

Anche se non è molto comune, esiste. Nei bambini, un ampio sorriso può significare che sono felici o angosciati.Alcuni studi dimostrano che gli uomini tendono a sorridere di più in presenza di qualcuno che considerano superiore.

Sorriso miserabile

È un modo socialmente accettabile per mostrare tristezza o dolore. Consiste in un leggero sorriso asimmetrico con un’espressione di profonda tristezza.

Sorriso inumidito

È un tentativo di controllare un sorriso automatico felice ed esiste perché alcuni muscoli, come quelli che controllano la bocca, sono più facili da sopprimere di altri. Di solito è usato quando il sorriso non è socialmente accettabile, come in Russia o in Norvegia.

Sorriso imbarazzato

Molto simile al precedente, ma le guance sono arrossate, e la testa un po’ ‘bassa ed inclinata a sinistra.

Sorriso malizioso

Denuncia l’emozione provata scoprendo la sfortuna di un’altra persona.

Sorriso falso

Un sorriso è molto facile da falsificare e molto difficile da interpretare per scoprire se è vero o falso. Esistono, tuttavia, alcuni segni che indicano che è falso; come quando emerge improvvisamente; quando è troppo persistente o quando è fuori luogo.

Sorriso civettuolo

Il più famoso e quello della Monna Lisa, misterioso, intrigante, enigmatico e civettuolo.

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I sorrisi non sono stati sempre “alla moda”.

Anche se potrebbe sorprendere, il sorriso sincero non è stato sempre così celebrato come lo è oggigiorno.
Nell’Europa del diciassettesimo secolo, era considerato inappropriato mostrare apertamente le emozioni: solo i poveri sorridevano mostrando i loro denti. La “Smile Revolution” decollò solo un secolo dopo a Parigi, guidata dai nobili francesi che godevano la bella vita nei caffè, allora aperti di recente, e che hanno fatto ritornare il sorriso di moda, così spiega alla BBC la giornalista scientifica Zaria Gorvett.

Sebbene questo cambiamento di etichetta, chiarisce, non si sia verificato in tutto il mondo: in Russia, ad esempio, un famoso proverbio dice che sorridere senza motivo è un segno di stupidità.

Ma mentre il bisogno di sorridere è universale, quando è accettabile e come viene interpretato dipende dall’ambiente culturale.

Ricordiamoci che un bel sorriso “Duchenne” è un chiaro sintoma di buona salute generale e di uno stato di benessere del nostro corpo e della nostra mente.

Contattaci per fissare una prima visita:

FONTI

https://www.bbc.com/mundo/noticias-39621084

https://psycnet.apa.org/record/1926-08202-001

https://www.bbc.com/mundo/noticias-39621084

https://psycnet.apa.org/record/1926-08449-001

https://psycnet.apa.org/doiLanding?doi=10.1037%2Fh0076072

https://www.psychologicalscience.org/observer/the-psychological-study-of-smiling/comment-page-1

https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/00223980.1936.9917454?journalCode=vjrl20