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L’Alzheimer è la forma più comune di demenza senile. 
Il termine si riferisce alla perdita di memoria e di altre abilità intellettuali talmente grave da interferire con la vita quotidiana.

Sebbene l’Alzheimer e la parodontite causino sintomi completamente diversi, esistono delle somiglianze nella loro patogenesi.

La parodontite è una malattia dentale batterica e infiammatoria che, se non curata, causa la distruzione dei tessuti che danno sostegno e stabilità ai denti  (osso alveare e gengive). Entrambe sono condizioni croniche, infiammatorie e degenerative.

La relazione tra Alzheimer e parodontite è esplorata in profondità nell’ultima edizione di PerioInsight, la rivista EFP della Sociatà Italiana di Parodontologia e Implantologia, dedicata alla scienza parodontale ed alla pratica clinica.

I ricercatori hanno isolato 25 mutazioni genetiche associate a parodontite e Alzheimer.

Lo studio, illustra l’esistenza di un legame tra le due patologie: chi soffre di parodontite, ha più probabilità di sviluppare l’Alzheimer (e viceversa).

Gli autori concludono che è necessario un ulteriore lavoro per descrivere la natura di questa associazione e determinare se è causale.

Prove scientifiche dimostrano che le infezioni microbiche cerebrali e le infiammazioni hanno un ruolo nell’Alzheimer. Inoltre, secondo le ultime ricerche, i batteri del cavo orale sono tra gli agenti microbici identificati nel cervello dei malati d’Alzheimer.

Nel dettaglio, alcuni batteri del gruppo delle spirochete che possono comparire nel cavo orale sono stati individuati nel cervello post-mortem di alcuni pazienti affetti daAlzheimer in concentrazioni quattro volte superiori a quelle di individui non affetti da demenza senile.

Inoltre gli anticorpi specifici contro batteri del cavo orale sono due volte più frequenti nel sangue dei malati d’Alzheimer.

Sono ormai diversi gli studi che mettono in relazione bocca e cervello.

Che i batteri possano migrare da un organo all’altro è provato, così come che un’infezione cronica del cavo orale abbia un quadro patologico simile all’Alzheimer.

Mia Rakic, delegata EFP della Società gerontologica di parodontologia, offre una panoramica delle implicazioni della ricerca, sottolineando come una corretta classificazione delle condizioni parodontali “sia fondamentale per il successo della risoluzione della malattia”.

Allora, può la parodontite causare la demenza senile?

Secondo le ultime ricerche, sembrerebbe una concausa.

Chi è affetto da parodontite ha una superficie gengivale ulcerata non visibile della grandezza del palmo d’una mano da cui passano nel sangue miliardi di batteri capaci di causare un danno diretto ad alcuni organi ed uno stato d’infiammazione esteso a tutto l’organismo.

Prendersi cura dei propri denti significa proteggere il cervello da gravi malattie degenerative.