L’agenesia dentale è l’assenza congenita di uno o più denti permanenti che non si sono mai formati durante lo sviluppo embrionale. Non è un dente “caduto” o “perso”, ma un dente che, geneticamente, non si è mai sviluppato.
I dati della metanalisi europea (Community Dentistry and Oral Epidemiology, 2004) documentano una prevalenza del 6.3% nelle femmine e 4.6% nei maschi. I denti più frequentemente coinvolti sono i secondi premolari mandibolari e gli incisivi laterali superiori.
Perché la diagnosi precoce è importante
Permette una corretta pianificazione multidisciplinare
Consente la gestione ottimale degli spazi durante la crescita
Evita che si consolidino situazioni anatomiche difficilmente trattabiliLe opzioni terapeutiche principali
- Chiusura ortodontica degli spazi e rimodellamento dentale
- Mantenimento spazi per la futura implanto-protesi
- Maryland bridge utilizzato come protesi provvisoria durante la crescita.
- Implanto-protesi al termine dello sviluppo scheletrico
(18-20 anni)
Tempistiche della terapia implanto-protesi
È fondamentale comprendere che l’implanto-protesi è possibile solo al completamento della crescita ossea, generalmente intorno ai 18-20 anni nelle femmine e 20-22 nei maschi (che comunque andrà verificata di caso in caso).
Tra le tecniche implanto-protesiche, l’approccio MTM (Morphogenic Tissue Management) offre innumerevoli vantaggi rispetto alle altre opzioni terapeutiche.
La gestione razionale delle agenesie dentali
- Diagnosi precoce
- Approccio multidisciplinare
- Tempistiche precise in relazione alla crescita
- Procedure operative eseguite “lege artis”