La parodontite è una patologia di tipo infettivo. È rilevante in quanto produce una distruzione irreversibile dei tessuti di supporto dei denti che può evolvere fino alla perdita dei denti oltre che creare problemi di salute generale e/o peggiorare altre patologie sistemiche.
Denti e tessuti di supporto.
Il dente è costituito da una parte visibile chiamata corona dentaria e della radice. I tessuti di cui è costituito il dente sono:
La dentina che costituisce lo scheletro del dente, ha un colore giallo-arancione, è attraversata da tanti piccoli canali detti tubuli dentinali che vanno dall’interno verso l’esterno.
Lo smalto che riveste la dentina nella porzione della corona del dente. Molto duro e resistente, è adatto a sopportare la masticazione.
Il cemento riveste la dentina su tutta la superficie della radice. È uno strato sottile a cui aderiscono i fasci di fibre elastiche che collegani i denti all’osso alveolare.
La polpa è il cosiddetto “nervo”, in realtà oltre alle fibre nervose presenta vasi sanguigni e linfatici per l’irrorazione, le cellule che producono la dentina e altre del sistema immunitario. Si trova nella camera pulpare all’interno della corona e nei canali delle radici. Fornisce sensibilità al dente e, irrorandolo, mantiene la dentina elastica.
Quali sono i sintomi della parodontite?
I sintomi della parodontite sono:
- Gengive gonfie
- Abbassamento gengivale.
- Gengive rosse o purpuree.
- Sanguinamento gengivale
- Spazio tra i denti (prima assente).
- Mobilità dentale
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Come curarla?
Dopo la formulazione della corretta diagnosi il paziente passa attraverso la fase iniziale chiamata “terapia causale”, la quale mira a rimuovere le cause e le abitudini viziate determinanti della malattia, evitando la progressione della malattia paradontale e ripristinando lo stato di salute delle strutture residue.
La terapia causale
La terapia causale produce un netto miglioramento delle condizioni paradontali e spesso da sola è risolutiva.
Stadi della terapia causale:
- Rimozione professionale della placca batterica e del tartaro sopra e sotto gengivale con metodiche di detartrasi ultrasonica e uso di strumenti manuali (Scaling e levigatura radicolare)
- Eliminazione dei fattori ritentivi di placca quali otturazioni e margini protesici debordanti tramite rifinitura e lucidatura.
- Applicazioni tramite spray di amminoacidi disinfettanti (glicina ed eritritolo) per accelerare il processo di guarigione.
La guarigione dei tessuti, prima gonfi ed infiammati, determina una fisiologica riduzione volumetrica delle gengive, ossia queste” si sgonfiano”.
La retrazione gengivale conseguente alla terapia non deve essere interpretata come un effetto negativo ma, al contrario, come un atteso segno del processo di guarigione.
È importante ricordare che prima di programmare qualsiasi ulteriore trattamento chirurgico per modificare e ripristinare la corretta architettura ossea e gengivale è assolutamente necessario ottenere tutti i miglioramenti possibili tramite questo approccio conservativo.
Come prevenire la parodontite?
Mantenere la salute orale e una responsabilità del paziente.
Il ruolo dell’igienista dentale è istruire il paziente fornendo le informazioni per produrre ll miglioramento dell’igiene orale ed aiutarlo a prevenire le malattie della bocca.
Ecco alcuni consigli fondamentali per una buona igiene orale:
- Fare controlli regolari dal dentista, almeno due volte l’anno.
- Lavare i denti almeno due volte al giorno.
- Passare il filo interdentale una volta al giorno per rimuovere batteri e residui di cibo.
- Usare dentifrici e collutori adeguati alla situazione clinica.
- Smettere di fumare.
- Fare attenzione se le gengive sono gonfie/sensibili/sanguinanti e, nel caso lo fossero, rivolgersi prima possibile al proprio dentista.
- Ricorda che la placca può essere rimossa lavandosi i denti e passando il filo interdentale ma si riformerà rapidamente; è fondamentale essere costanti nell’igiene domiciliare ed aderire ad un programma di igiene orale professionale rispettando i controlli periodici.
Prevenire la malattia parodontale è meglio che curarla….
È quindi conveniente rivolgersi a uno specialista per un controllo generale della situazione orale anche in assenza di sintomi.
Essere proattivi, quando si tratta di salute orale, è un buon modo per prendersi cura anche della propria salute generale!
Direttore Sanitario
Dott. Gaetano Calesini.