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La fine di un’incoerenza anacronistica sarà l’inizio della nuova odontoiatria italiana. 

Nell’ultimo mezzo secolo ho assistito a molti cambiamenti nel nostro settore.            

Quella di cui parlerò in questo post rappresenta forse la più profonda contraddizione sistemica mai documentata in odontoiatria: professionisti, a cui sono state attribuite responsabilità legali da ingegneri biomedici, vengono ancora riconosciuti come facenti parte di “arti ausiliarie”; esattamente come un secolo fa. Il Consiglio di Stato ha confermato l’insostenibilità di questa situazione con una storica sentenza 932/24, aprendo scenari che, a breve, trasformeranno radicalmente le relazioni e l’economia dell’odontoiatria italiana.

Un paradosso legislativo senza precedenti

Una delle contraddizioni più stridenti del sistema sanitario italiano è osservabile, ogni giorno, nei nostri studi e nei nostri laboratori. La direttiva europea 93/42 impone agli odontotecnici di allegare a ogni protesi una dichiarazione di conformità ai requisiti essenziali di sicurezza assumendo, di fatto, il ruolo di “fabbricanti di dispositivi medici” con iscrizione obbligatoria al Ministero della Salute.

Questo significa responsabilità civili e penali concrete: tracciabilità pluriennale, controlli ministeriali, sanzioni per non conformità. Eppure, il loro status professionale rimane ancorato al Regio Decreto del 31 maggio 1928, che classifica l’odontotecnica come “arte ausiliaria delle professioni sanitarie”.

Il paradosso è lampante: gli odontotecnici hanno responsabilità da ingegnere biomedico ma sono riconosciuti come artigiani d’antan con una retribuzione non commisurata alle responsabilità legali che hanno assunto.

La sentenza del Consiglio di Stato 932/24

Il massimo organo della giustizia amministrativa italiana ha stabilito che “la richiesta della figura professionale in ambito sanitario dell’odontotecnico è legittima in quanto non esiste una figura simile e tanto meno quella di odontotecnico è sovrapponibile a quella dell’odontoiatra”.

Questa pronuncia riconosce formalmente tre aspetti essenziali:

  • Legittimità della richiesta di riconoscimento come professione sanitaria
  • Distintività della figura, non sovrapponibile all’odontoiatra.
  • Unicità del ruolo professionale

Il Consiglio di Stato ha di fatto certificato l’incongruenza sistemica tra responsabilità attuali e status normativo, legittimando la trasformazione che era già in atto nella pratica clinica d’eccellenza.

L’impatto economico che una catena di errate valutazioni ha prodotto sull’intero sistema.

Per l’Odontotecnico

La discrepanza tra responsabilità legali e riconoscimento professionale ha generato tensioni identitarie che si riflettono inevitabilmente sull’attitudine collaborativa. Un professionista che deve garantire biocompatibilità, rispettare tolleranze micrometriche e assumere responsabilità civili sui risultati, ma viene retribuito come ausiliario, sviluppa naturalmente frustrazione e risentimento.

Per l’Odontoiatra

Il partner odontotecnico risulta sottovalutato dal sistema normativo, rendendo difficile comunicare al paziente il valore reale del team e impossibile applicare costi che riflettano la reale complessità dei processi terapeutici. Questo limita il posizionamento premium di alcuni studi e determina la mancata percezione di eccellenza del team da parte dei pazienti.

Per il Paziente

Si genera una percezione distorta del valore ricevuto, con sottovalutazione della componente specialistica odontotecnica e aspettative non allineate con la complessità del processo. Il risultato è un gap di comprensione che impatta sulla soddisfazione del paziente.

L’Opportunità Strategica, un modello collaborativo. 

I colleghi “illuminati” che già riconoscono e valorizzano il contributo odontotecnico si posizionano come pionieri di un modello destinato a diventare standard. I vantaggi competitivi sono chiaramente misurabili:

Stabilità del team: Quando l’odontotecnico percepisce il riconoscimento professionale ed economico adeguato, l’engagement aumenta esponenzialmente, riducendo turnover e migliorando la continuità terapeutica.

Esperienza del paziente ottimizzata: Un team costituito da pari genera risultati clinicamente superiori. La comunicazione strutturata tra professionisti di pari dignità riduce gli errori, accelera le tempistiche e migliora le performance.

Premium pricing giustificato: Quando il paziente comprende la complessità del processo e l’eccellenza del team, il valore percepito aumenta, permettendo posizionamenti economici premium sostenuti da evidenze valoriali concrete.

Reputazione di eccellenza collaborativa: Nel mercato dell’odontoiatria di fascia alta, la capacità di gestire team multidisciplinari d’eccellenza diventerà, più che mai, un differenziale competitivo. decisivo.

La trasformazione è in atto

Il disegno di legge Boldrini prevede l’istituzione della professione sanitaria dell’odontotecnico nell’area tecnico-assistenziale, con un percorso universitario obbligatorio e delle responsabilità formalmente riconosciute.

Chi anticipa nella pratica professionale questa trasformazione acquisisce un vantaggio competitivo; incoraggia la giustizia professionale e favorisce l’evoluzione economica poiché, quando le competenze vengono riconosciute formalmente, i modelli tariffari si adeguano permettendo investimenti in tecnologia, formazione e qualità di cui beneficerà l’intero sistema, il paziente in primis.

Riflessione Conclusiva

Nella vita ho imparato che le trasformazioni più radicali spesso nascono dalla risoluzione di contraddizioni. Il paradosso anacronistico dell’odontotecnico, che pur avendo responsabilità da bio-ingegnere è riconosciuto come ausiliario, è prossimo a risolversi aprendo un nuovo capitolo per l’odontoiatria italiana.

Gli odontoiatri che sapranno anticipare questo cambiamento, investendo sin da oggi in modelli collaborativi paritari e nella valorizzazione reciproca, si troveranno in una posizione di vantaggio quando il sistema normativo si allineerà finalmente alla realtà clinica.

La domanda non è “se” questa trasformazione avverrà, ma “quando” e chi sarà pronto a guidarla.